venerdì 28 ottobre 2011

Filastrocche e...Halloween

Ci siamo quasi... mancano esattamente 3 giorni ed è HALLOWEEN!!!!

Halloween è una festa nata in America, che ormai, però, è diventata una tradizione anche per la nostra cultura.

Coloro che amano in maggior modo questa festicciola sono sicuramente i bambini,i quali sono molto attratti e divertiti da questa notte misteriosa, di streghette, di fantasmini e di zucche.

E come passare al meglio la mattina e pomeriggio che precedono la serata più mostruosa dell'anno, se non con con delle filastrocche che i piccoli potranno imparare a memoria per poi ripeterle e canticchiarle mentre passeggiano per i viali, travestiti da mostriciattoli, prima di bussare alle porte delle case e  chiedere Dolcetto o Scherzetto??

Eccone una composta da Simona Maiozzi:

FILASTROCCA DI HALLOWEEN!!
E' una notte scura scura 
di fantasmi e pipistrelli, 
una notte di paura
da far torcere i budelli.
E' una notte di terrore 
che risveglia ogni vampiro,
una notte di rumore
da far togliere il respiro.
Ma chi avanza da lontano
con in mano il suo cestino?
è una mummia, un brutto nano,
è una strega o un assassino?
Ma guardate: son bambini!
Sono mostri mascherati: 
chiedono dolci e pasticcini
ai vicini un pò allarmati.
Van bussando ad ogni porta
e ridendo a crepapelle
fan scherzetti di ogni sorta
per avere caramelle.
Halloween, festa pagana
è però una buona cura:
i timori li allontana
e fa scappare la paura. 

http://localfashionista.wordpress.com/tag/halloween/










giovedì 27 ottobre 2011

Filastrocche e....Letteratura!

Tra i migliori scrittori per ragazzi del XX secolo c'è sicuramente Gianni Rodari, il quale nasce il 23 ottobre 1920 a Omegna sul Lago d'Orta. Non voglio tanto soffermarmi sulla biografia di Rodari, ma piuttosto sulle sue opere riguardanti l'infanzia e la giovinezza.

Comincia a scrivere racconti per ragazzi negli anni 50, periodo in cui pubblica Il libro delle filastrocche ed  Il romanzo di Cipollino, che fu ristampato successivamente col titolo di Le avventure di Cipollino.Gli anni della scrittura per l'infanzia e della notorietà vera e proprio sono quelli dal 1960 in poi. Inizia a pubblicare per una prestigiosa casa editrice,l'Einaudi e la sua fama si diffonde in tutta Italia. Il primo libro che esce con la nuova casa editrice è Filastrocca in cielo ed in terra nel 1959.


Le avventure di Cipollino  


http://zebuk.it/wp-content/gallery/rodari/avventure-cipollino.jpg

Questo romanzo parla appunto delle avventure di Cipollino, un ragazzo che, non potendo andare a scuola, quella vera, va alla scuola del mondo, cercando di capire dove sta il male e dove il bene. Ma non avrà bisogno di molto tempo per vedere che il male sta tutto dalla parte del Principe Limone e dei suoi manutengoli, come il Cavalier Pomodoro. Mentre chi ne soffre sono mastro Uvetta, la sora Zucca, Pirro Porro, ecc. E niente diverte di più i ragazzi che seguire le strabilianti astuzie con cui Cipollino combatte e vince la superbia del Principe Limone e alla fine fonda una Repubblica. In questo fantasioso mondo di verdura i «piccoli» finiscono sempre per aver ragione.

Filastrocca in cielo ed in terra.
Voglio presentarvi l'ultima filastrocca di questa sua importante opera:

L'ERRORE DI UN PULCINO               
C'era una volta un pulcino                                            
che non sapeva di essere un pulcino.
Forse, - pensava, -
sono un elefante,
forse un pellicano.
Che ci sarebbe di strano?
Un asino non sono
perché non raglio.
Se fossi un cane
avrei il guinzaglio.
Non vado per mare,
dunque
non sono un ammiraglio .
Ma che sarà mai?
Pozza, bella pozza ,
dimmelo tu, se lo sai".
E si specchiò.
Ma quel che vide molto lo indignò.
- Un pulcino? Non è una cosa seria!
E zampettando l' acqua intorbidò
http://le-barzellette.myblog.it/media/01/02/1358896035.jpg
per castigarla della sua cattiveria.

giovedì 13 ottobre 2011

Ninna nanne ....e Tecnologie!

...Per chi è appassionato di tecnologia e computer
...Per chi cerca un modo alternativo per cullare il proprio bambino
...Per chi ha voglia di sorridere


Guardate qui:   Ninna Nanna al Pc

la 'Ninna Nanna' della Nannini *

X forza e X amore è un album della cantautrice italiana Gianna Nannini del 1993. Questo album è caratterizzato da una miscela di rock e di  canto popolare toscano.

Tra i brani dell'album, è presente una ninna nanna, sotto il titolo di 'Ninna Nanna' appunto.


Lyrics to Ninna Nanna :
Tu sei bianco tu sei nero
tu sei quasi jugoslavo
tu sei turco, tu sei ucraino
tu sei universalio
e mi piaci sembri azzurro
come il fiume Giordano
la tua faccia di uccellino ha un cuore catalano
dormi dormi vola via da te
dormi dormi vola via di quì
finchè sarà domani
tu sei bimbo, tu sei fungo
tu sei un viaggio all'inferno
tu sei vivo tu sei amore
sei un cucciolo e dintorni
dormi dormi vola via da te
dormi dormi vola via di quì
finchè sarà domani
ninna nanna, ninna'o
questo bimbo a chi lo do
ninna nanna ninna'o
tu sei ninna sei la nanna
sulla carta velina
fai la ninna fai la nanna
che hai già l'anima in vetrina
ninna nanna ninna'o
questo figlio a chi lo do



[ These are Ninna Nanna Lyrics on http://www.lyricsmania.com/ ]

Il Gioco e la Filastrocca: due importanti esperienze per lo sviluppo infantile.

http://www.icbetulle.it/progetti%20infanzia/settimana%20mate.htm
Il gioco infantile è sicuramente un'attività importante per lo sviluppo armonico, perchè attraverso il gioco, il bambino studia ed entra in contatto con il mondo che lo circonda. A parlare di 'gioco' è Piaget, il quale afferma che il gioco collaborativo inizia solo dopo i sette anni, mentre il gioco sociale comincia già nei primissimi mesi di vita, quando ad esempio il bambino viene coccolato e abbracciato.

Per comunicare con fanciulli molto piccoli non si utilizza la stessa modalità di comunicare che si applica con gli adulti, ma si adoperano toni di voce, gesti, sguardi particolari, rivolti ad attirare l'attenzione del bimbo. Questo modo di comunicare è caratterizzato dalla verbalizzazione ritmica delle parole ( non è importante il loro significato, ma piuttosto il ritmo e l'affettività che contengono e trasmettono ).

http://www.infanzia.com/divertiamoci/filastrocche.php
La filastrocca è il risultato dell'unione tra rima e ritmo. La ripetizione ritmica, il suono delle parole, la ripetizione delle filastrocche, sono i primi passi per la costruzione di un rapporto di comunicazione.
Parlare di filastrocche significa parlare di un intreccio di scambi e rapporti, che si formano in maniera sempre uguale, ma, allo stesso tempo, in modo assai diverso, poichè sebbene vengano utilizzati i medesimi gesti e parole delle stessa filastrocca, variano gli sguardi, il tono della voce, e il ritmo del corpo, che fanno di ogni singola filastrocca "qualcosa di personale e privato".

Rodari afferma che le filastrocche sono dei veri e propri giocattoli, ed essendo tali hanno le stesse loro funzioni : affettive, cognitive, di divertire e far ridere. Di conseguenza, è importante giocare con le parole, metterle in fila, dare loro un ritmo, poichè tramite di esso il bambino verrà 'spostato' dal mondo degli oggetti al mondo dei concetti.

La filastrocca, quindi,  rappresenta un'importante e complessa esperienza nello sviluppo armonico infantile.
Le filastrocche da giocare, portano con sé le memorie di gesti e affetti che si sono ripetuti nel tempo, facilitano l'interazione con l'adulto e con la realtà, divengono importanti mezzi di comunicazione, di contatto, di espressione e di affetto.

sabato 8 ottobre 2011

La Cura nei contesti educativi

Stella stellina,
la notte si avvicina,
la fiamma traballa,
la mucca è nella stalla,
la mucca ha il suo vitello,
la pecora l'agnello,
la chioccia ha il suo pulcino,
la mamma il suo bambino,
si spegne la fiamma
e tutti fan la nanna,
sul cuore della mamma.

Con la parola ‘cura’ si intendono quei gesti quotidiani e pratiche educative relative al bambino, sia per quanto riguarda gli aspetti fisici che emotivi. Le attività di cura son ben presenti durante la routine quotidiana e sono ad esempio il pasto,il cambio e il sonno. Uno dei momenti che va più curato è sicuramente quello dell’addormentamento, poiché ogni bambino deve affrontare questo passaggio quotidiano insieme ad altri bambini, quando solitamente, invece,  si troverebbe nell’intimità di casa e a contatto con la madre. 

http://www.tuttomamma.com/ninna-nanne-per-bambini/16712/
A proposito dell’addormentamento, mi piacerebbe parlarvi di uno dei progetti che ho letto nel libro 'Di Cultura in Culture' scritto da Bolognesi, Di Rienzo, Lorenzini, Pileri.  Questo progetto è stato realizzato nell’asilo nido Panda di Bologna, sotto il titolo di ‘Ninna Nanne e Filastrocche…din don cavallon’. Le educatrici hanno osservato alcuni genitori o parenti accompagnare al sonno il proprio bambino e ciò ha permesso loro di cogliere come ciascuno di loro seguisse, nel farlo, modalità differenti, caratterizzati da particolari atteggiamenti; alcuni battevano il piede per terra in modo ritmico, altri davano, con la mano, delle lievi ‘pacchette’  sul sedere o sulla schiena e altri ancora accarezzavano i bimbi in parti differenti del corpo. Spesso, questi atteggiamenti erano accompagnati da ninna nanne. Questi rituali sono presenti, in genere, in ogni relazione genitore-bambino e la loro ripetitività rafforza il legame reciproco creando attese e abitudini condivise, che producono fiducia e sicurezza nei bambini. I genitori, nonni, zii hanno insegnato alle educatrici le ninna nanne che solitamente cantavano ai propri figli o nipoti e, inoltre, le hanno proposte ai bimbi della sezione, in alcune occasioni. Successivamente, le educatrici hanno riproposto gli stessi gesti, parole e melodie, creando, così, una sorta di circolarità di esperienze tra casa e famiglia che ha offerto ai bambini la possibilità di sperimentare somiglianze e differenze tra la propria esperienza quotidiana e quella dei compagni.

venerdì 7 ottobre 2011

Presentazione

Le filastrocche sono canzonette utilizzate dagli adulti (genitori, educatori, nonni, zii...) per divertire i piccoli oppure dai bambini stessi in momenti di gioco, come può essere quello del conteggio.

'A bi bo, chi sta sotto non lo so, ma ben presto lo saprò, a bi bo'
'Ambarabà ciccì coccò, tre civette sul comò, che facevano l'amore con la figlia del dottore, il dottore si ammalò, Ambarabà ciccì coccò'

Nelle filastrocche prevalgono i metri brevi, con un ritmo gioioso, senza però un particolare senso.
Le ninna nanne, invece, sono delle sorta di cantilene che servono a far addormentare i bambini e possono provenire da tutti i popoli della terra. E' un componimento breve, di vario metro, anch'esso concettualmente povero e privo di senso compiuto. Il ritmo è monotono, lento, sembra quasi che accompagni il cullare della mamma o chi per essa.
La ninna nanna differisce da cultura a cultura. I primitivi confondevano le ninna nanne con canti o carmi che si recitano per alleviare i dolori del fanciullo o per scacciare 'i demoni' dal lettino. I popoli civili, invece, utilizzano questi componimenti come una sorta di poesia.

In campo educativo, spesso le Ninna Nanne e  le Filastrocche vengono utilizzate dalle educatrici  come mezzo per valorizzare la differenza e la somiglianza tra i piccoli presenti in una determinata sezione, permettono l'incontro con l'altro bambino nel rispetto dell'unicità di ognuno,in altre parole sono usate con finalità interculturale.
Utilizzare filastrocche, ninna nanne di altri paesi può essere considerato una risorsa in più presente nella “cassetta degli attrezzi” dell’educatrice. Per trasformare questa risorsa in una vera e propria azione interculturale,  c’è bisogno di partire dalle storie che i bambini, presenti nella sezione, ascoltano a casa dalla mamma o dai nonni.